mercoledì 25 febbraio 2009

Il castigo

(L'Antico Testamento apocrifo è un esercizio di riscrittura di alcuni dei capitoli del testo biblico. Per chi fosse interessato, si suggerisce la lettura parallela e il confronto con le scritture originali.)

Udendo queste parole gli uomini, pur sapendo di non poterne fare a meno, si pentirono amaramente di aver creato Dio. Decisero quindi che sì, si sarebbero fatti dominare, sì, avrebbero accolto la sua parola come legge, ma non da qui, dalla terra. Dio era simile all'uomo, ma non identico: doveva dunque essere separato, allontanato, confinato. Doveva diventare sacro.
Fu così che gli uomini destinarono al loro unico dominatore la parte più alta dei cieli. Da lì, dalla sua sacra e privilegiata posizione, Dio avrebbe amministrato per l'eternità l'ordine universale.

Nessuno si ricordò di Satana, il quale, terrorizzato, si era nascosto dietro un albero, col cuore di Dio in gola, sperando che lo stesso proprietario e i suoi originali creatori si dimenticassero della sua recentissima e compromettente esistenza.

Dopo aver confinato Dio al settimo cielo, gli uomini si domandarono che fine avesse fatto Satana; pochi lo cercarono, quella notte, tra gli alberi dell'Eden. I più erano dell'idea che Dio se lo fosse portato con sé nell'alto dei cieli.
Da quella notte, Satana, col cuore di Dio nel petto, vaga indisturbato tra gli uomini, sulla terra.

1 commento:

punturo ha detto...

Quanto tempo impiega un bambino per comprendere cosa è bene e cosa è male?
Quanto tempo impiega un uomo a smantellare tutto questo?
Una vita puó non bastare.
Viviamo in edifici millenari di valori, costruiti con architetture, titaniche, sfavillanti, monumentali, ma sempre a forma di gabbia.
Personalmente ho spesso trovato Dio, in quello che differenti sistemi complessi chiamano IL MALE!
E mi sono scoperto libero.
In questo senso, so bene come il cuore di Dio possa errare, nascosto nel corpo di Satana...