Che cos’è la felicità se non l’abbandono immediato di tutti gli ideali? L’idea di perfezione non sparirebbe affatto, tornerebbe semplicemente con i piedi per terra. insomma torneremmo a osservare la realtà e a misurarci con essa, paragonando tra loro diverse espressioni della vita reale, e non universi fantastici troppo lontani da raggiungere per i nostri modesti mezzi.
sabato 26 maggio 2007
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4 commenti:
Eh già...
..e sognare?
Beh, se ci pensi destiniamo al sogno/sonno un terzo delle nostre giornate... forse potrebbe anche bastare.
No, non sono d'accordo!
Gli ideali fanno vivere, sviluppare, sono l'inizio dell'evoluzione e del progresso.
Se sono inaccessibili fanno stare male ma se riesci ad avvicinarti al tuo ideale... ;)
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