mercoledì 9 maggio 2007

Contro i Diritti Universali dell'Uomo, 1

La prima considerazione riguarda un testo che – scriverebbe il buon vecchio Nietzsche – ha trasformato il mondo in favola. Un testo che potrebbe essere annoverato tra le più alte espressioni della letteratura fantastica – addirittura utopistica, se mi è concesso il termine - se non fosse che viene offerto come, diciamo così, modello, punto di riferimento all’umanità intera. Sto parlando della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo - spero di non aver scordato qualche maiuscola.
Già il titolo fa sorridere: si parla di uomo e si coinvolge tutto l’universo. Come se noi fossimo presenti in ogni angolo e non confinati qui, sul pianeta che vive. Non potevamo limitarci a dichiarazione dei diritti dell’uomo, e basta? Non sia mai! Il nostro antropocentrismo, ancora oggi, non ha limiti. Dobbiamo farla sempre più grande di quello che è. E sia, che questa solenne dichiarazione valga anche nei più remoti anfratti dell’universo! In fondo, il titolo è l’ultimo dei problemi.

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