Mi chiedo cosa ci sia di piacevole, vantaggioso o saggio nel riferirci costantemente a un mondo ideale. A chi giova? Ma vi pare davvero utile alla causa operare costamentemente un paragone con un qualcosa che non può per definizione esistere? Che gusto c’è a fare uscire sempre come sconfitta la nostra fottutissima esistenza, quella sì ben più concreta?
sabato 26 maggio 2007
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