venerdì 4 maggio 2007

Philos + Sophia - 9

Diciamo che non per loro scelta i filosofi amano il sommo inutile: continuano invano a cercare risposte e spiegazioni, scopi e fini, ordine e senso ben sapendo che non si fa altro da secoli, senza alcun successo. Forse l’impegno dei filosofi vuole arrivare ad accertare senz’ombra di dubbio che in qualsiasi luogo e in qualsiasi tempo non c’è risposta, non esiste senso. Vogliono dimostrarlo effettivamente, concretamente, ciascuno dal proprio angolo, dal proprio contesto. Non basta ipotizzarlo: è indispensabile verificarlo. Ecco il destino della filosofia e del suo perpetuo interrogarsi: verificare che la risposta sia sempre la stessa, e non cambi mai.

Prima uno, poi l’altro, poi un altro ancora, ininterottamente. Ci si tramanda silenziosamente e fedelmente questo compito: verificare scrupolosamente – ciascuno con gli strumenti, le capacità e le conoscenze, le potenzialità e i limiti specifici del proprio tempo e del luogo – quella che sembra essere una costante assenza di senso. Fino ad ora i precedenti confermano chiaramente quest’ipotesi, e ora tocca anche a noi. Siamo noi, ora, di fronte alla realtà, e spetta a noi - volenti o nolenti – confermare o meno le premesse.

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