mercoledì 30 maggio 2007

Nulla di rilevante da osservare - 4

Di conseguenza, a fronte di una crescita esponenziale del tempo speso a guardare, passiamo sempre meno tempo a confrontarci direttamente con il mondo e il reale, con il risultato che non ne sappiamo più nulla, non riusciamo a comprenderlo e interpretarlo. Prendete per esempio tutti i ‘vicini di casa’ che vengono intervistati quando capita che uno degli inquilini di un vicino appartamento abbia ammazzato qualcuno. Quando i giornalisti chiedono se per caso si erano mai accorti di qualcosa, tutti rispondono un po' imbarazzati, come colti di sorpresa ‘no, anzi, la famiglia sembrava normale, erano molto legati, erano persone perbene, erano discreti e riservati, noi non ci siamo mai accorti di nulla. Certo, possono essere capitati degli screzi, ma da qui a immaginare un tale orrore…’ e così via. Non conosciamo i nostri vicini di casa perché non ci relazioniamo direttamente con loro, non interagiamo, non ci confrontiamo, non li osserviamo direttamente. Il nostro vicino di casa potrebbe essere un mostro così come un genio, ma noi non ne sappiamo nulla. Non ci interessa, né ce lo siamo mai chiesti, sebbene viva proprio a pochi centimetri da noi.

Poi un bel giorno arriva la televisione, e scopre il velo di maya. I vicini non sono più esseri indeterminati, fantasmi che in teoria dovrebbero comportarsi in un certo modo. Grazie alla telecamera tutte queste possibili sovrapposizioni di stati collassano in una sola, definitiva realtà: quella televisiva, che svela - con nostra infinita sorpresa - l’orrore.

Ed ecco che d’un tratto veniamo a conoscenza di come vanno davvero le cose. Tutto ci si palesa davanti agli occhi, intenti a guardare avidamente ciò che avremmo dovuto e potuto osservare.

1 commento:

vive ha detto...

la tv trasforma fabio fazio in qualcuno di cui ti potresti fidare e il tuo vicino di casa, quello nuovo, in un potenziale mostro.

Chi avvicineresti con più tranquillità per strada, di notte?
Eppure fabio fazio, o chi per lui, chi lo conosce?

ma infine..insomma..il problema non è la tv!
Siamo noi...