venerdì 13 aprile 2007

Make war not love - 2

Quando si è in guerra il mondo diventa tutto d’un tratto intelleggibile. La nebbia della pace si dirada e tutti improvvisamente imparano a distinguere il nero dal bianco, indipendentemente da ciò che ai due colori è associato. Quando si è in guerra, una parte rappresenta l’ordine, l’altra il disordine; una il bene e l’altra il male, inevitabilmente. L’ordine siamo noi, il disordine gli altri. E così vale per gli avversari: dal loro punto di vista sono ovviamente loro a essere custodi dei veri valori, e noi barbari o infedeli. Ciò che conta è che per assicurarsi il consenso di milioni di persone basta essere chiari, ed essere in grado di dare un senso, mettere ordine.

Nessun commento: