Che liberazione potersi liberare di se stessi, fosse anche solo per qualche istante! Ve lo immaginate? Cessano di colpo i nostri flussi di pensiero, i nostri abiti, i meccanismi, le difese, le fantasie, i sensi di colpa, i piaceri così come i dolori, i gusti e i dubbi. Di noi non rimane più nulla, perché d’un tratto siamo diventati un altro: siamo dietro i suoi occhi, pensiamo con la sua testa, muoviamo le sue braccia… ma non c’è via d’uscita, sono sempre e solo io che immagino d’incarnarmi in un altro… Tutto ciò è così sconsolante, riduttivo, limitativo…
mercoledì 11 aprile 2007
Un semplice punto di vista - 2
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